Lieto Mattino
Nell 'azzurro aprico cielo
d'eteree e radi e bianche nubi striato
va il mio pensier lieto
nell'aer muto vagando
al fresco spirar del vento.
Come d'incanto, volteggiando,
librato lento e sicuro appare
sospeso,
 come stanco, il superbo e bianco
gabbian reale.
Ammirato lo seguo e con lo sguardo
fulmineo lo vedo tra il verde e grigio
del carsico ciglion planare e poi
tuffarsi e sparire quasi d'incanto
nell'intenso azzurro color del mare.
Qui, innalzandosi glorioso riappare
tra le tante e tante bianche vele e poi,
ignaro, con possenti
e lento batter
d'ali, lontan scompare.
M.B.N.
24 agosto 2004
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